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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

auguri per la pasqua che incombe

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La pasqua è una festa un po’ strana, forse perché i “laici” (compresi tutti quelli che non digiunano) ci arrivano con un po’ di stanchezza, guardando all’estate ma con un po’ di paura di perdere il bello della stagione in corso, troppo veloce per quanto colorata e desiderata. Il mio augurio è di sfruttare al meglio questa festa, staccando ogni laccio della tradizione e rivedendo tutto quello che ci sta dietro. Tutto quello che non sempre ci aiuta ad archiviare il malessere di una leggerezza che da dietro le quinte fa di tutto per non liberarci la testa, spiritelli onniscienti religiosi per primi. Ho provato ad immaginare un mondo senza religione e volete sapere cosa ne penso? Sarà improbabile per l’uomo ma è bellissimo. L’uomo in carne ed ossa al centro e non il dio di chi vuole muoverci, con le abominevoli assurdità che comporta. Siamo fragili, e allora? Noi non risorgiamo ma viviamo, viviamo di emozioni e dolori, di affetti e sogni, ma tutto deve rientrare nel nostro mondo

primo aprile

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Il primo aprile è stato e sarà sempre un giorno speciale. Non sei andata via davvero perché continuo a ritrovarti in ogni primavera, in ogni ciclamino che si riapre e che mi parla di te, senza mai guardarsi indietro, come ogni pensiero che ti riporta qui.