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Visualizzazione dei post da 2008

buon 2009!

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Ho sempre preso le distanze dalle feste, da quelle che la tradizione, la religione, l'istituzione vuole farci vivere, da quelle che viviamo con difficoltà e senso di inadeguatezza perché ci fanno sentire più soli, perché ci fanno sentire vuoti, finti.. Il capodanno è finzione, come tutte le feste che arrivano dal calendario più che dal cuore. Il mio augurio è un po' diverso perché cambia con me, perché il 2008 mi ha permesso di rovesciare ancora una volta la mia vita, perché mi ha permesso di capire quanto poco di essa conoscevo e conosco. Il mondo non va e noi con lui, l'amore è glamour, la festa è commercio, il divertimento è forzato. Io non voglio ballare perché c'è musica, voglio ballare perché lo sento, non voglio ridere perché è festa, voglio che sia festa perché rido. Non sono i momenti di festa a portare la gioia, ma la gioia a portare le feste, così dovrebbe essere, così sarà quest'anno per me. Provo solo ad immaginarmi un mondo cambiato davvero, non a paro

impronte

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Alcuni percorsi non li decidiamo, ci troviamo a viverli, viviamo i momenti, cambiamo con loro. Alcune persone non le scegliamo, ma sono con noi, ci aiutano ad essere forti, cambiano con noi, soffrono con noi, ridono con noi. Vorrei seguire e inseguire ancora mille impronte, continuare ad ascoltarle vivendole in ogni pensiero. Vorrei riuscire a condividerle come un sogno, con chi sa che non vanno seguite ma ascoltate con il cuore, nelle loro mille direzioni, nei loro mille significati. Le impronte sulla sabbia si perdono tra vento e mare, le impronte che ho nel cuore sono parte di me, sono parte di noi.

quello che sono

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Quello che sono lo devo a chi mi ha dato tutto, con me c'è l'amore di chi non si è mai tirato indietro, di chi mi ha amato senza riserve, di chi mi ha accettato per come sono, di chi sarà sempre con me, dentro di me.

risposta al tempo

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Dedicato a chi non giudica, a chi ama senza fermarsi all'apparenza, a chi non segue i predicatori di menzogne, a chi sa aspettare, a chi ha già provato ad ascoltare il dialogo infinito tra il tempo e i sentimenti.. [di Nana Caymmi] Scolpito nella porta principale è il tempo Io bevo un po' per avere argomenti Ma sono in imbarazzo, zitto, lui ride Lui si fa beffe di quanto ho pianto Perché sa come passare ed io non lo so Un giorno azzurro di estate, sento il vento Ci sono foglie nel mio cuore, è il tempo Ricordo un amore che ho perso, lui ride Dice che siamo gli stessi, vuole sapere se lo ho notato Perché non sa fermarsi, e neanche io E gira intorno a me, sussurra che chiude ogni strada Che gli amori finiscono nel buio, da soli Rispondo che lui imprigiona, io libero Che lui addormenta le passioni, io le sveglio Ed il tempo ha invidia di me Mi guarda volendo imparare Come io muoio di amore per tentare di rinascere In verità é un eterno bambino che non ha saputo maturare Io riesco,

le particelle elementari

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Molte delle persone che hanno visto questo film hanno scritto nei forum di aver voluto rivederlo più di una volta, un film tenero, dolce, inaspettato, scontato e imprevedibile come quella incerta rincorsa verso la felicità che muove, più o meno consapevolmente, in strade diverse ciascuno di noi. "Si deve essere pronti per andare lontano, la sete di sapere.. solo in pochi la possiedono, ma questi pochi sono la più grande potenza al mondo, perché fanno ricerche finché un giorno non si trovano in mano la chiave di una certezza razionale. Niente è stato così importante nella storia dell'umanità quanto il bisogno di certezze razionali, a questo bisogno la civiltà occidentale ha sacrificato tutto: felicità, speranze, religione e, di conseguenza, anche la vita.."

semplicità

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Quando ci si ritrova fuori orario si rischia sempre di essere in ritardo, ogni giorno viaggia con dei ritmi preimpostati ..e noi con lui! Eppure ci sono momenti in cui tutto sembra esclusivo, un po' per noi, riservato a chi ha la possibilità e la voglia di sfuggire ad un mondo troppo pieno, al predefinito e al commerciale. E così ci si ritrova su una spiaggia a fine luglio con pochissime persone, tutte più sorridenti e serene del solito, con la sabbia che non ci scotta più e l'ombrellone che non serve, anche se il sole è lì che ci guarda, un po' meno in alto forse, ma ancora caldo da accompagnarci nella sua discesa, cambiando i suoi colori fino al tramonto, fino a quell'infinito che vuole tenere tutto per sé. Eppure lo straordinario, l'eccezionale, non vorremmo mai confonderlo col banale, rischieremmo di non essere alla moda, di raccontare ai nostri amici che facciamo salti e che non voliamo mai, che ci fermiamo nei momenti in cui tutti si spostano, che andiamo cont

come un manichino

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Come un manichino di plastica, fermo in una vetrina, in vendita per quello che ha sopra, da usare per far piacere, per gratificare qualcuno, per come sono, per quello che non so essere, per quello che vogliono farmi essere.. La libertà inizia da qui e finisce qui, si sposta insieme al manichino, con i nostri vestiti, si muove nei momenti in cui attira, in cui è bello, e si perde quando ci gettiamo via, quando ci gettano via.. Grandi amici, grandi amori, grandi idee di cambiamento, ancora una volta per usare e mai per vivere, correndo, per apparire finché qualcosa non si rompe, finché un manichino migliore non ci sostituisce, finché la noia non prende il sopravvento, al di là di ogni parola di amore persa.. Si ritorna ad essere vuoti, si ritorna ad essere merce, ad essere plastica.

fragilità

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Vi hanno mai detto di dover essere forti? Nella vita si lotta ogni giorno per essere forti, per superare i momenti no, i momenti di crisi, i momenti in cui non troviamo quella risposta, quella luce per leggerci dentro, la strada giusta.. Oggi mi fermo davanti alla mia fragilità, per ringraziarla di esserci, di farmi sentire impaurito, di sentire che le cose possono sfuggirmi, lasciarmi solo, costringermi a ricominciare, a fare i conti con un passato che non passa e un futuro che si nasconde. Ho paura? Sì ne ho, tanta, tanta quante le mie debolezze, quelle che racconto, quelle che non dico, quelle che sussurro o che faccio trasparenti perché i miei occhi non se ne accorgano, perché il mio cuore non le veda. Le valigie nel nostro viaggio sembrano pesanti a volte, troppo, al punto di spingerci a fermarci, come anche la nostra voglia di svuotarle e riempirle di nuovo con tutto quello che ci fa sentire pieni, con tutte le nostre ricchezze e le nostre povertà, con gli innamoramenti che inseg

l'aquilone

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Quando ti senti come un aquilone perdi un po' il contatto con te stesso.. o forse riesci a vedere dall'alto una parte di te, distaccato, felice però di lasciarti coccolare dal vento, impreparato a liberarti di quella cordicella, di quelle paure, di quel legame con noi stessi che ci toglie spazio e libertà. Ma la libertà di un aquilone non vola solo con lui, forse resta con noi se riusciamo a condividerla, vola se dal basso sappiamo lasciarlo libero, seguendolo nelle direzioni che vuole prendere, lasciando che sia lui, con i suoi fili, a trascinarci un po'. Mi chiedo dove posso spostarmi però, dove posso arrivare attaccato ad un filo troppo fragile per farmi sentire al sicuro e troppo corto per sollevarmi in alto quanto vorrei. Un aquilone che non sempre sento complice fino al punto di fidarmi di tutti i suoi colori, con la mia voglia sempre più grande di imparare a salire e a planare, a correre e a rallentare, senza i limiti che ogni volta mi si mettono intorno, senza il ti

ragione e sentimento

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Regia: Ang Lee; con Emma Thompson, Alan Rickman, Kate Winslet, Hugh Grant, Gemma Jones, Tom Wilkinson. Durata: h 2.15; USA 1995; Tratto dal libro "Sense and sensibility" di Jane Austen. - Trama : Nell'Inghilterra di fine Settecento, la famiglia Dashwood, dopo la morte del padre, si trova costretta a lasciare la propria casa alla cognata e a trasferirsi nel cottage di un parente. Questo lutto è però foriero di esperienze sentimentali. Le due sorelle, Elinor e Marianne, sono una l'opposta dell'altra nell’affrontare l'innamoramento: la prima razionalista e contenuta, la seconda passionale e istintiva. Entrambe dovranno comprendere che nè l'istinto senza freni nè la repressione di sè regalano la felicità. - Il film : trasposizione cinematografica del celebre romanzo scritto da Jane Austen, Ragione e Sentimento è una efficace rappresentazione del conflitto tra razionalità e passione, esplorato tramite l’ottima interpretazione delle due protagoniste femminili.

stasera ho sonno..

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Quando le cose che fai sono troppe devi rallentare un po'. Sbagli, salti, rischi, scambi, inciampi.. insomma, qualsiasi cosa rischia di venir fatta male. Vale per il lavoro, vale per la vita, vale per ogni cosa che non riceve le giuste attenzioni. Mi viene in mente che senza la passione le cose non verranno mai bene, senza che ci si metta un po' di cuore, senza che ci si metta un po' di emozione; poi si può essere pure frettolosi, superficiali però no, mai. Stavolta più che il buongionro ci metto la mia voglia di riposarmi qui, di staccare la spina e lasciare tutte le cose e i progetti un po' sotto il cuscino, anzi, direi fuori dalla stanza.. Il cuscino è tutto per me ora e per i sogni, quelli veri, quelli che arrivano senza che ci stai a perder tempo sopra, a romanzarci con troppe filosofie.. Oggi è stata una giornata pesante, piena al punto di essere quasi inutile e controproducente; allora mi sono concentrato sull'idea di un prato, grande, verde, alberato, fresco

libero

Non ho mai contato di quante libertà abbiamo bisogno, ma sono tante, o forse poche, o forse non lo sappiamo nemmeno. Ho visto la serie televisiva dei liceali ed è stato strano ritrovarsi a metà tra gli impulsi, le insicurezze, gli amori in corso e le incertezze degli adolescenti, le stesse dei loro professori, le stesse di ciascuno di noi. Una fiction va presa per quello che è: una fiction, ma ne ho viste pochissime e questa mi è rimasta un po' più vicina delle altre, pur scontando le molte critiche "istituzionali" e, a mio avviso, un po' retoriche che l'hanno seguita. Parto da qui per lasciare una domanda.. Di quali libertà abbiamo più bisogno? ************ Mi domando perché quando vivi aspettando un giorno passa lentamente come fosse un anno Mi domando perché non sono nato nel 50 Avrei saputo cosa fare io negli anni 70 Mi domando se sei mia oppure fai finta E se alla fine dei fatti essere onesti conta Mi domando se la storia è stata scritta dagli eroi O da qualc

materia di vita

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Per chi ama la vita, la vita è sacra, è sacra la forma, l'essenza, la libertà che porta con sé, e non è materia di chiesa. Per chi ama la vita è normale chiederne il rispetto, il rispetto per una cultura per la vita, per la cultura del rispetto; il rispetto per ogni giorno, per la dignità di tutti, di ogni forma, di ogni momento che ci parli della vita che è adesso. Per ogni vita che esiste dovrebbe esserci questo rispetto, ed è un rispetto che deve seguirla fino alla fine; la vita vuole libertà, la libertà di scegliere, di amare, di ragionare, di riflettere, di criticare, di sbagliare. C'è chi parla di vita come se fosse una cosa astratta, come se fosse materia esclusiva di fede o di religione. Ma la vita è materia di vita, non appartiene né alla fede né alle religioni, la vita c'è e vale da sé, rispettiamola nelle sue potenzialità e cerchiamo per tutti la possibilità di vivere con la dignità e i diritti, con i sogni da rincorrere e da realizzare, liberi dai vincoli e da c

knocked up - molto incinta

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Un festeggiamento, qualche bicchiere di troppo, e da una serata in discoteca si arriva ad un rapporto occasionale, un rapporto che però lascia il segno e che stravolge la carriera di lei e l'infantile adolescenza (oltre i limiti) di lui, cambiandoli entrambi. Un po' di ironia non basta a riportare il film sui binari di un parziale realismo trattenendolo, al contrario, nella virtualità hollywoodiana; resta però uno spunto per rovesciare i percorsi che siamo abituati ad associare alla scelta di diventare genitori e coppia. Qui, semplicemente, si parte da un dato di fatto: nessuna scelta, è così, prendere o lasciare. E da qui il percorso dissonante riparte, innescando un parallelo fatto di somiglianze, di cose che non vanno in due coppie simili nei problemi ma diverse nei tempi e nelle "normalità", quelle classiche contro quelle di fatto; problemi che sono però gli stessi, problemi che lasciano poco spazio alle libertà e troppo alle spigolature, alle insofferenze, alla m

come tu mi vuoi

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Difficile seguire il cuore, la moda e le gratificazioni senza perdersi in piccole contraddizioni. Il film segue questa linea, una ragazza persa nella sua complicata semplicità, nei suoi doveri di studentessa, nella sua strada fatta di sicurezze, di studio e di un certo isolamento ribelle, che si ritrova una porta aperta per uscire fuori dai suoi limiti. Una via d'uscita che la conduce ad una rivoluzione, che l'allontana dalla gabbia di paure e inibizioni che la proteggeva: una ragazza-crisalide che non vede il modo di per trasformarsi in farfalla, o meglio lo vede ma con gli occhi ingenui del suo aspirante lui (deve scoprire di esserlo) troppo distratto da un mondo di apparenze. E poco importa se la crisalide è la bella Cristiana Capotondi , l'importante è che si riesca a miscelare correttamente l'insegnamento del valore dell'essere rispetto all'avere e la ricompensa dell'avere, come fosse un premio. Il film è più complesso di quanto sembra e raggruppa in un

torrita tiberina

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Non potevamo dimenticarci del piccolo comune di Torrita Tiberina, in provincia di Roma: piccolo, colorato, rilassante, un po' freddo di sera (in questo periodo), simpatico e accogliente. Dal sito istituzionale del comune riportiamo che " il nome Turritula appare la prima volta nel 747, nella donazione un terreno fatta da Carlomanno al monastero di S. Andrea in Flumine. Ma la storia del paese, nel medievo, è legata, oltre che ai Benedettini, anche alla famiglia Savelli che nel 1285 figura proprietaria di una parte di Torrita ed è probabilmente sotto la loro signoria che viene realizzato il castello, il cui primo nucleo risale al XII secolo". Arrivarci non è difficile, almeno in auto e specialmente se si ha un navigatore con i comandi vocali: si inserisce il tragitto "roma", "Roma", "ROOma"- "torrita", "toORRita", "TOOORRita Tiberina" e lui, senza pensarci troppo sopra vi calcolerà il miglior tragitto, anche turis

V2 Day - 25 aprile 2008

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Liberiamo l'informazione: non si può decidere senza sapere! Non si può essere sicuri di una scelta se non si sa, se non si conosce. L'informazione nel nostro paese può crescere come la nostra partecipazione, dobbiamo esserci adesso però, dobbiamo comprendere che la libertà di scegliere e di decidere è irrinunciabile se non vogliamo "farci vivere". Domani, nel giorno della "Liberazione", è organizzato il V2-Day e sarà un'occasione per una grande raccolta di firme diretta a chiedere tre referendum: abolizione dell'ordine dei giornalisti; abolizione del finanziamento pubblico all'editoria abolizione della legge gasparri. Forse sfugge, e forse possiamo essere in disaccordo anche con Grillo, in molte considerazioni almeno, ma vi assicuro che questi referendum sono una premessa irrinunciabile per ricominciare a discutere di libertà, di partecipazione e di libero arbitrio nelle scelte di ciascuno. Se si modificano le "verità", si modificano l

momenti no..

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Ci sono momenti brutti che arrivano senza che te ne accorgi, che ti restano dentro e ti fanno passare giorni no, nervosi, ansiosi, agitati e fermi, non saprei.. Ti tengono nascosto mentre immagini una voce che ti chiama, ma che spesso non arriva, proprio quando ne avresti bisogno. Questi, e sfortunatamente non solo questi, sono momenti no, sono momenti in bianco e nero in cui perdi i colori della semplicità, di una serenità che non c'è e che, magari proprio per questo, ti mostra quanto vale.

buon compleanno Tit!

Immaginavo di poter rivoluzionare un po' i soliti messaggi, con un po' di fantasia, di voglia di rinnovarci per gioco e sorridere. Ti scrivo e ti scriviamo perciò da qui i nostri auguri: per poter cambiare, quando lo vuoi, per poter conquistare davvero quello che già hai, quello che ancora cerchi, per iniziare un anno in più sapendolo apprezzare come merita e, soprattutto, come tu meriti.. Buon compleanno. Poi.. Tanti auguri "cipollina" [da Simone] E' bello averti fra noi, Mille di questi giorni! Tanti auguri! [Cris e Rosa.] Cara Titti buon compleanno che tu possa innamorarti profondamente e per sempre...di te stessa bacio [Ale] Tutto il resto sarà nei commenti e, come dici tu, "grazie per l'attenzione"..

kyashan - la rinascita

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Kyashan (Casshern) la rinascita è un film di fantascienza del 2004 diretto da Kazuaki Kiriya. Giunto in Italia soltanto nel luglio 2006. Questo film, a mio avviso, può inserirsi nel filone, più generale, di film distopici. Per "distopia", o "utopia negativa", si intende l'avverarsi di una società indesiderabile, non utopica, sotto tutti i punti di vista; ricordiamo che "1984" di Orwell è definito, per eccellenza, il romanzo dell'utopia negativa. Questo film è basato su un cartoon, anime e "manga" (fumetto), del 1973 considerato uno dei capolavori dell'animazione nipponica, una sorta di telefilm in cui "si intrecciano fantascienza, azione, sentimenti, richiami al sociale, ai personaggi ed ai grandi orrori delle dittature nazi-fasciste. Un'opera che esce dai confini convenzionali, rivelandosi una vera e propria pietra miliare" [Wikipedia]. Il film, pur discontandosi in diversi tratti dalla storia del cartoon originale n

equ - "liquido"

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Su segnalazione di Simone, pubblico l'invito per il concerto del 17/04 a Roma degli EQU, occasione in cui presenteranno il loro nuovo album di cui potete leggere di seguito una brevissima presentazione. Eventuali informazioni aggiuntive possono essere inserite nei commenti, ciao. ------------- Esce il 14 aprile, prodotto dalla neonata “Style Libero” e distribuito dalla prestigiosa Egea, “LIQUIDO”, il secondo album degli EQU che vede la band forlivese cimentarsi con un progetto di “concept-album”. Il CD verrà presentato in una prima fase di concerti “live” promozionali, curati da “ANTISTAR” che, partendo dal “Blue Note” di Milano (il 15/4), li porterà ad esibirsi al “Lian Club” di Roma ( il 17/4 ); al “Madamadorè” di Forlì (il 30/4); Il giorno all’”Arci Taun” di Fidenza (il 3/5); al “Madigan’s” di Cesenatico (il 10/5); al “Sugar prima Reef” dell’isola d’Elba (24/5), prima di effettuare due date nella lontana Shangai, nell’ambito di un progetto culturale del nostro ministero degli e

tre referendum

Il V2-DAY ritorna il prossimo 25 aprile, e ritorna nelle piazze a proporci tre referendum per l'abrogazione: dell'ordine dei giornalisti, del finanziamento pubblico ai giornali, della legge Gasparri. Girare intorno a questi argomenti sarebbe troppo lungo e qui non c'è tempo ma l'informazione è la molla per il consenso, è il mezzo che pilota i ragionamenti, il giusto e lo sbagliato. Se l'informazione non è libera il ragionamento non è libero, le scelte stesse di ciascuno non possono esserlo.. Concludo con un invito, un invito ad esserci o almeno a pensarci un po' sopra, e una aforisma, forse il più conosciuto, di George Orwell: "Chi controlla il passato, controlla il futuro: chi controlla il presente, controlla il passato". Un giornalista che parla con la voce e i pensieri dei suoi "padroni-datori di lavoro" è solo un venduto, un mercenario, un creatore di consensi su commissione. Fortuna non ce ne siano di giornalisti così.. o no? Buon lunedì

the fountain

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Hugh Jackman intrepreta Tomas Creo, un ricercatore in una clinica di studio del cancro al cervello. Su di lui pesa la responsabilità verso la moglie bellissima e malata per la quale Tomas combatte giorno e notte nel tentativo di trovare una cura. In continua lotta e relazione con la tematica della morte, la storia mescola realtà e fantasia facendo scontrare in maniera quasi speculare il racconto epico scrito dalla moglie, l'ego razionale dello scienziato e la dura realtà . In un contesto dove la trama principale per man mano d'importanza col prosecuio della storia, l'unico personaggio del protagonista si scinde pian piano in tre per affrontare le sue sfide e riunirsi in uno subito dopo. Il romatico conquistador, partorito dal libro della moglie, pronto a sacrificar tutto e tutti per salvare la sua amata; il zelante monaco che mortificando il corpo in favore dell'anima si dedica con pazienza certosina al suo lavoro e l'uomo che deve affrontare ogni giorno cose più gr

riflessioni di un agnello..

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Niente da dire sulle scelte di ciascuno, ma per ogni scelta è sempre utile riflettere un pochino.. Basta poco poco e non costa niente. Avete deciso di mangiare agnello a pasqua per tradizione? Bene, è un vostro diritto e nessuno lo discute, noi italiani poi per le tradizioni siamo bravi. Ma se un agnello, uno qualsiasi, vi domandasse: - sapete che il 40% di noi viene importato dall'estero? E per la massima parte dall'est (in italia le scorte non bastano in questi giorni), dove ci comprano a prezzi stracciati? - sapete che ci fanno viaggiare per giorni interi in spazi ridottissimi per mantenerci più "freschi" possibile, senza neanche l'acqua? Certo molti di noi non ce la fanno fino in fondo, muoiono durante il trasporto.. Se avete incrociato in questi giorni dei tir con i nostri musetti che sporgevano da una fessura, non dovevate dirci "che teneri", noi eravamo impauriti, spaventati, perché sentivamo bene quello che stava per succedere.. - sapete che potr

auguri, sottovoce..

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Chi mi conosce e chi mi vuole bene so che passerà da qui, magari anche chi non mi conosce o chi il bene me lo vuole al contrario.. ma in fondo qui siamo sempre "sottosopra" e non ci sarebbe niente di male. Da qui scrivo i miei auguri a tutti, una parte cioè un po' riservata, diciamo quelli che hanno provato ad ascoltarmi un po', chi non c'è riuscito, chi ci riprova da una vita, chi cerca qualcosa che non si capisce fino in fondo, come può capitare. In fondo però cercare qualcosa è comunque un desiderio di tenersi in forma, attivi, vivi; e forse proprio questo può aiutarci a non perdere la voglia di riscrivere quello che in tante occasioni non siamo mai riusciti a trasmettere, a descrivere, a raccontare. Quell'incerto "non so che" che di giorno in giorno ci fa ridere, preoccupare, ricominciare, ripulire la lavagna e riprendere il discorso da zero, ridisegnandolo a colpi di gessetti bianchi o colorati. Io quella cosa lì, quella cosa da cercare, ancora

last minute marocco

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Un viaggio all'inseguimento della libertà, delle libertà. Un film del 2006, girato in parte a Roma, e in parte in Marocco (Ouarzazate, Marrakech e Essauira) che riprende argomenti simbolici ed intensi come quelli del viaggio, del cambiamento e della possibilità di riprovare a vedere tutto da un punto di vista diverso e continuo.. L'inseguimento di quello che cerchiamo si disegna qui in una continua altalena di tensioni e di successi, di libertà negate e da ritrovare, libertà e negazioni che si distendono oltre i confini e le culture, libertà da inseguire e per le quali, per ciascuno, è richiesto un piccolo ma inevitabile salto nel vuoto.

illusioni e democrazia

Devo confessarvi che in questo momento mi è difficile far uscire concetti o riflessioni ordinate. Mi permetto di considerare alcuni aspetti e di condividerli, partendo da una serie di domande: - la nostra democrazia ci fa davvero liberi? - vi sentite liberi? Di pensare, conoscere, riflettere, criticare, parlare, mettere in discussione... - cos'è la democrazia secondo voi? Ed è davvero un punto di arrivo così vantaggioso per un popolo, tanto da "esportarlo" a suon di bombardamenti? O dovremmo considerarlo un punto di partenza..? - le classi sociali esistono o le "libertà" sono davvero le stesse per tutti? - la politica potrà mai incidere più dei capitali economici? E la filosofia, la logica, potrebbe aiutarci a cambiare qualcosa? Ringrazio intuizioniovvie.it per la prima parte di un video, a mio avviso, davvero ben fatto e spero che riusciremo a condividerne alcuni spunti, al di fuori della religiosa condizione di "ipnosi" sociale, televisiva e mediatic

300 (il film)

300, primo nel nostro programma, è un film del 2007 diretto da Zack Snyder, adattamento cinematografico della graphic-novel 300 di Frank Miller, ispirata a sua volta ad un altro film, The 300 Spartans, un racconto semi-storico della battaglia delle Termopili svoltasi nel 480 a.C.. Il film è stato diretto da Zack Snyder con il supporto di Frank Miller, ed è stato girato con la tecnica del chroma key per riprodurre le immagini dell'originale fumetto. Il film è uscito nelle sale negli USA il 9 marzo 2007, nelle sale in Italia il 23 marzo 2007. [...] Il film è stato oggetto di dure critiche per via della presunta mancanza di veridicità storica in numerose scene. Il regista Zack Snyder ha dichiarato durante un intervista su MTV che "gli eventi sono veritieri al 90%. È proprio nella visualizzazione che è pazzesco... Ho mostrato il film a storici di tutto il mondo, i quali hanno detto che è sorprendente. Non riuscivano a credere quanto fosse accurato". Continua dicendo che il fi

cineforum

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Sarebbe bello che Louis e Auguste Lumière potessero guardare con noi qualche film.. I fratelli che tanti tanti anni fa, era il 1894, brevettarono il primo "proiettore" e che, alcuni anni dopo, si convinsero che il cinema fosse un'invenzione "senza futuro". Torniamo alla nostra idea del cineforum, tutto nasce dalla speranza di riuscire a "vivere e guardare" insieme dei film in una prospettiva più critica e coinvolgente. Ciascuno potrà proporre dei titoli con l'unico impegno di presentarne agli altri i lati più curiosi e quelli che riterrà più importanti ad una comprensione a 360° della storia e dei contenuti. La discussione, che non sarà necessariamente nell'immediato, continuerà poi sul blog (ad ogni film corrisponderà un post), dove inseriremo tutti i nostri commenti, le nostre critiche, i nostri pareri e divergenze. Maggiore sarà la capacità di andare in profondità e di confronto/scontro, più interessante sarà il risultato. Non credo sarà pos

Ralph Waldo Emerson

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"La chiave di ogni uomo è il suo pensiero. Benché egli possa apparire saldo e autonomo, ha un criterio cui obbedisce, che è l'idea in base alla quale classifica tutte le cose. Può essere cambiato solo mostrandogli una nuova idea che sovrasti la sua" [R.W. Emerson, 1803-1882] Siete d'accordo?

quest'amore..

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Ogni giorno è importante ma il mio augurio per oggi, per tutti e per qualcuno in particolare, lo scrivo da qui, con le parole in prestito da Roberto Lerici e Gigi Proietti, parole che hanno più di trent'anni, parole che ricordano quanto possono sfuggire alcune cose tanto semplici, alcuni desideri, alcuni sogni.. E quanto dobbiamo imparare sempre per viverli davvero, quando arrivano e sembrano già passare, sfuggenti. Un pensiero speciale vorrei arrivasse a tutti quelli che metteranno il cuore in tutto, nell'amore che c'è, nell'amore che inseguiamo, nell'amore che non accetta di piegarsi e che è sempre lì, forse un po' impaurito per proteggersi, come noi, ma vivo.. Quest'amore.. Quest'amore malato, denutrito, fatto di parole smozzicate; Prima che il vuoto tutti ci divori, che venga, venga presto il tempo in cui ci si innamori. quest'amore usato, digerito, buttato in pasto al popolo ignorante, come fosse una cosa interessante. Quest'amore corrotto d

vorrei..

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Vorrei un mondo a colori, dove riuscire a vedere i colori davvero, un mondo in cui poter essere diverso senza sentirmi diverso, dove confrontarmi e ascoltare senza paure, in cui non essere solo o, peggio, isolato. Un mondo in cui i pensieri nascessero da noi e non da altri, dai pochi "altri" che si fanno forti delle debolezze, in cui il pensiero sia libero davvero come il vento e la vita, quella vita che non si fa imprigionare, che ti passa vicino, ti accompagna e poi va avanti, libera. Il mondo non si disegna né si fa fotografare, il mondo non si legge né si fa scrivere, è come è, è fatto di materia e idee, di sogni e persone. La libertà di decidere senza la libertà di pensare non vale niente, vorrei..

le medicine di Pal

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Forse qualcuno di noi conosce Pal. Lui non è potuto venire ad incontrarci ma ci ha aspettato al solito posto, fermo, riscaldato da una coperta e un cartone, da una parola e una busta. Le parole non erano semplici da comprendere, come la vita, le contraddizioni e la paura che, comunque vada, non sapremo mai difenderci. Pal era lì, un sorriso non l'ha fatto subito perché aveva i suoi pensieri, doveva pensare a cosa fare domani, e il giorno dopo, e il giorno dopo ancora, per tirare avanti. Però aveva una busta con delle medicine, una busta che teneva vicino per quello che poteva servirgli: le medicine servono per stare bene, per stare meglio quando sembra avvicinarsi il dolore, per curarsi, se ce ne fosse bisogno, da tutte le sofferenze. Vorrei chiedervi quali sono quelle medicine perché io non riesco a trovarle, vorrei chiedere a Pal come fa a conservarle vicine senza usarle tutte, senza cercare un riparo anche in quelle ma solo una speranza nel tenerle accanto. La stessa speranza ch

Giorgio Gaber - Non insegnate ai bambini

Se avete tempo di ascoltarla.. Buon lunedì.

padre pizarro

Un ironico Guzzanti sintetizza, da "destra a sinistra", le nostre "democrazie" insieme ad alcuni concetti di comunicazione e utilizzo del consenso. E lo fa in modo molto più puntuale e reale di quanto voglia apparire..

niente paura

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A volte si scivola, a volte si corre, a volte si fatica a salire. Si va comunque avanti, anche quando vorremmo fermarci, anche quando il tempo sembra più un avversario che non un compagno.. Niente Paura (L. Ligabue) A parte che gli anni passano per non ripassare più e il cielo promette di tutto ma resta nascosto là dietro al suo blu ed anche le donne passano qualcuna anche per di qua qualcuna ci ha messo un minuto qualcuna è partita ma non se ne và Niente paura, niente paura Niente paura ci pensa la vita mi han detto così... Niente paura, niente paura niente paura si vede la luna perfino da qui. A parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire Non sò se son peggio le balle oppure le faccie che riescono a fare. A parte che i sogni passano se uno li fa passare alcuni li hai sempre difesi altri li hai dovuto vederli finire Niente paura, nie

il nuovo anno..

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Un anno nuovo è sempre ricco di premesse, è un cambiamento simbolico forse ma in qualche modo desiderato. Gli arcobaleni sono sempre affascinanti, ne ho visti di "doppi" in una sola occasione e qualcuno forse se lo ricorda. Il mio sogno, mai da solo, è sempre lì, seduto sopra quegli arcobaleni, ho la speranza di raggiungerlo che ogni giorno cresce e forse l'aereo non servirà nemmeno.. L'augurio è di avvicinarci tutti ai nostri sogni, magari ritrovandoci un po' più uniti e insieme.. Stavo leggendo questa poesia di Rodari e ve la lascio come augurio per ripensare a tante cose. "Il cielo è di tutti" Qualcuno che la sa lunga mi spieghi questo mistero: il cielo è di tutti gli occhi di ogni occhio è il cielo intero. E' mio, quando lo guardo. E' del vecchio, del bambino, del re, dell'ortolano, del poeta, dello spazzino.