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Visualizzazione dei post da maggio, 2008

materia di vita

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Per chi ama la vita, la vita è sacra, è sacra la forma, l'essenza, la libertà che porta con sé, e non è materia di chiesa. Per chi ama la vita è normale chiederne il rispetto, il rispetto per una cultura per la vita, per la cultura del rispetto; il rispetto per ogni giorno, per la dignità di tutti, di ogni forma, di ogni momento che ci parli della vita che è adesso. Per ogni vita che esiste dovrebbe esserci questo rispetto, ed è un rispetto che deve seguirla fino alla fine; la vita vuole libertà, la libertà di scegliere, di amare, di ragionare, di riflettere, di criticare, di sbagliare. C'è chi parla di vita come se fosse una cosa astratta, come se fosse materia esclusiva di fede o di religione. Ma la vita è materia di vita, non appartiene né alla fede né alle religioni, la vita c'è e vale da sé, rispettiamola nelle sue potenzialità e cerchiamo per tutti la possibilità di vivere con la dignità e i diritti, con i sogni da rincorrere e da realizzare, liberi dai vincoli e da c

knocked up - molto incinta

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Un festeggiamento, qualche bicchiere di troppo, e da una serata in discoteca si arriva ad un rapporto occasionale, un rapporto che però lascia il segno e che stravolge la carriera di lei e l'infantile adolescenza (oltre i limiti) di lui, cambiandoli entrambi. Un po' di ironia non basta a riportare il film sui binari di un parziale realismo trattenendolo, al contrario, nella virtualità hollywoodiana; resta però uno spunto per rovesciare i percorsi che siamo abituati ad associare alla scelta di diventare genitori e coppia. Qui, semplicemente, si parte da un dato di fatto: nessuna scelta, è così, prendere o lasciare. E da qui il percorso dissonante riparte, innescando un parallelo fatto di somiglianze, di cose che non vanno in due coppie simili nei problemi ma diverse nei tempi e nelle "normalità", quelle classiche contro quelle di fatto; problemi che sono però gli stessi, problemi che lasciano poco spazio alle libertà e troppo alle spigolature, alle insofferenze, alla m

come tu mi vuoi

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Difficile seguire il cuore, la moda e le gratificazioni senza perdersi in piccole contraddizioni. Il film segue questa linea, una ragazza persa nella sua complicata semplicità, nei suoi doveri di studentessa, nella sua strada fatta di sicurezze, di studio e di un certo isolamento ribelle, che si ritrova una porta aperta per uscire fuori dai suoi limiti. Una via d'uscita che la conduce ad una rivoluzione, che l'allontana dalla gabbia di paure e inibizioni che la proteggeva: una ragazza-crisalide che non vede il modo di per trasformarsi in farfalla, o meglio lo vede ma con gli occhi ingenui del suo aspirante lui (deve scoprire di esserlo) troppo distratto da un mondo di apparenze. E poco importa se la crisalide è la bella Cristiana Capotondi , l'importante è che si riesca a miscelare correttamente l'insegnamento del valore dell'essere rispetto all'avere e la ricompensa dell'avere, come fosse un premio. Il film è più complesso di quanto sembra e raggruppa in un