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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

ignoranzità e censure

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È notizia di questi giorni la solita battaglia alla cosiddetta “pirateria” costruita su armi ed eserciti di cartabollata . Da qui, qualche perplessità viene fuori. Veniamo ai fatti, solo pochi giorni fa il Tribunale di Roma ha ordinato di bloccare l’accesso ad una serie di siti che ospitavano materiale protetto da copyright (art. 171 ter, comma 2 della legge sul diritto d’autore). Tra i siti “oscurati”, figurano alcuni famosi e altri meno conosciuti. Tra questi, evitando di enumerarli tutti, siti come piratestreaming.net, videopremium.me, putlocker.com, più o meno conosciuti come depositari di contenuti multimediali. Mi è venuta in mente una prima, forse banale, considerazione: se un utente inserisce un file protetto, da quanto emerge, ne risponde chi offre il servizio di deposito. Bene, arguta osservazione, quindi se un mio inquilino ruba, è giusto che io non possa più disporre della casa, anche se insieme a lui, c’erano inquilini che non avevano fatto niente di male