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festeggiando...

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Ritorno qui dopo un anno.. in fondo non è tanto tempo, è passato tutto così velocemente, mese dopo mese, che quasi non me ne sono accorto. Ma è stato un anno che ha pesato tanto e adesso ritorno più grande di prima, con qualche esperienza in più, cambiato ancora una volta. Ritorno perché le feste mi stanno nuovamente abbracciando, stringendo e soffocando, con tutti i ricordi, le contraddizione e le paure che continuano a riportarmi qui...  Anche il mondo in fondo continua a cambiare, a girare sempre più in fretta, a farmi sentire bambino anche a dispetto dei tanti specchi che mi guardano. Tutto bello e insieme triste, tra il grigio e i colori, tutto bello, ma vorrei cambiare ancora. Buone, nuove, feste!  

stanno arrivando..

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Anche stavolta stanno arrivando, ritornano, quasi fossero fiocchi di neve che si avvicinano in silenzio fino a ricoprirti, a cambiarti, a soffocarti. Ho fatto finta di non vedere i minuti scorrere, i giorni passare, i momenti diventare diversi anche fissando le stesse cose, guardando dai soliti angoli, dai soliti punti di vista, sempre uguali e sempre diversi.  Sto fermo, ma tutto si sta spostando di corsa, cerco di incontrarmi ma continuo a non riuscirci, continuo a sbattere contro tutto, tutti, contro me stesso che non va, che non è quello che volevo, che avevo in mente tempo fa, poco, tanto tempo fa. È tutto nuovo, è tutto da ricolorare, è tutto come prima, cambiato, lentamente, silenziosamente, in una discesa che non lascia mai il tempo di capire quanto veloce sia questo andare piano.  Ma alla fine, anche quest'anno, le feste, puntuali, ti ripresentano il conto, ti rifanno vedere in un colpo solo tutto quello che è il vuoto che sta dentro, anche con il bello dei pezzi ch

BUONE FESTE..

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Gli auguri a metà sono di solito quelli nei calendari, quelli fatti per forza, quelli fatti senza andare a capire se sono sentiti o meno, perché in fondo non ci costa niente farli.  Mi piacerebbe rovesciare le cose, trovare una formula per cambiare gli auguri e restringerli, ma so che è faticoso, difficile..  Gli auguri li faccio a chi ha bisogno, a chi non ha mai voluto diventare forte ai danni degli altri, a chi non si gira dall'altra parte, a chi non si sente sempre più forte e in gamba, realizzato da un merito che non è mai nostro del tutto.  Gli auguri vorrei farli alle persone, a quelle che non hanno mai preso sul serio le differenze, a quelli che non pensano che la proprietà sia un diritto universale, che il mondo non sia solo di quelli che hanno le possibilità di comprarselo.  Gli auguri vorrei che arrivassero dove molta gente non ha la forza per capirli, dove le speranze si sono sottomesse alle prepotenze, dei forti, dei duri, delle democrazie piene di fondazi

the iCub

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In qualche modo non somiglia affatto a un robot, e sa sorridere anche. Ha superato solo i dieci anni ma ha sulle spalle tante responsabilità. Magari un giorno vedremo i robot comportarsi in maniera ancora più "umana", per tante cose, anche perché di "umani" che si comportano da robot siamo già pieni.. Buona fortuna!

ipocritamente..

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Immaginiamo una rivoluzione al contrario, un nuovo modo per rendere inutile la partecipazione: girando le spalle ai problemi e facendo finta di non vedere lo sporco, tanto qualcuno pulirà per noi.. Se la democrazia coincide con la partecipazione (naturalmente di chi può permetterselo, gli altri devono pensare alla sopravvivenza) l'ipocrisia è l'antidoto allo sconforto del restare fermi, arroccati sui privilegi, incapaci di accorgersi dei confini di ogni ragionamento, anche il più acuto non ha armi contro. Ma facciamo un passo indietro, tiriamo fuori dall'armadio Aristotele, che peraltro ci è sempre stato un po' stretto, e proviamo a vedere quanto il suo ragionamento per la dimostrazione della verità sia diventata un fulcro per, guarda un po' che strano, la monipolazione delle "opinioni pubbliche" o, in altri termini, per la persuasione (subliminale) delle coscienze. Niente di strano direte voi, e a buona ragione, da millenni le coscienze sono solo lava

buone feste

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Tutti gli anni, tutte le volte in cui ci avviciniamo al clima festivo, con i colori e il caos che ci ricorda quanto lontana sia quell'idea di cambiamento, ci fermiamo sempre un po' a riflettere sul bene e sul male, su quello che raccontiamo e su quello che in realtà ci teniamo dentro. Il mio augurio è che ciascuno di noi inizi ad avvicinare sempre di più quei due momenti: quello che pensiamo e raccontiamo di noi, e quello che siamo. Le parole, amiche delle favole più belle, prendono sempre una parte del nostro mondo, una parte fatta di colori cambiati, ingenuità che ci coccolano, critiche al mondo e voglia di cambiarlo, voglia di comunità e competizione sfrenata, per più soldi, più potere, più ricchezza ai danni di chi è ai margini, vigliaccheria tanto grande da farci pensare onesti solo perché siamo quello che ci dicono essere, perché facciamo quello che ci dicono di fare... Auguri, perché anno dopo anno i figli che verranno possano sperare in qualcosa di meglio

ignoranzità e censure

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È notizia di questi giorni la solita battaglia alla cosiddetta “pirateria” costruita su armi ed eserciti di cartabollata . Da qui, qualche perplessità viene fuori. Veniamo ai fatti, solo pochi giorni fa il Tribunale di Roma ha ordinato di bloccare l’accesso ad una serie di siti che ospitavano materiale protetto da copyright (art. 171 ter, comma 2 della legge sul diritto d’autore). Tra i siti “oscurati”, figurano alcuni famosi e altri meno conosciuti. Tra questi, evitando di enumerarli tutti, siti come piratestreaming.net, videopremium.me, putlocker.com, più o meno conosciuti come depositari di contenuti multimediali. Mi è venuta in mente una prima, forse banale, considerazione: se un utente inserisce un file protetto, da quanto emerge, ne risponde chi offre il servizio di deposito. Bene, arguta osservazione, quindi se un mio inquilino ruba, è giusto che io non possa più disporre della casa, anche se insieme a lui, c’erano inquilini che non avevano fatto niente di male