In qualche modo non somiglia affatto a un robot, e sa sorridere anche.
Ha superato solo i dieci anni ma ha sulle spalle tante responsabilità.
Magari un giorno vedremo i robot comportarsi in maniera ancora più
"umana", per tante cose, anche perché di "umani" che si comportano da
robot siamo già pieni..
Buona fortuna!
Ogni giorno è importante ma il mio augurio per oggi, per tutti e per qualcuno in particolare, lo scrivo da qui, con le parole in prestito da Roberto Lerici e Gigi Proietti, parole che hanno più di trent'anni, parole che ricordano quanto possono sfuggire alcune cose tanto semplici, alcuni desideri, alcuni sogni.. E quanto dobbiamo imparare sempre per viverli davvero, quando arrivano e sembrano già passare, sfuggenti. Un pensiero speciale vorrei arrivasse a tutti quelli che metteranno il cuore in tutto, nell'amore che c'è, nell'amore che inseguiamo, nell'amore che non accetta di piegarsi e che è sempre lì, forse un po' impaurito per proteggersi, come noi, ma vivo.. Quest'amore.. Quest'amore malato, denutrito, fatto di parole smozzicate; Prima che il vuoto tutti ci divori, che venga, venga presto il tempo in cui ci si innamori. quest'amore usato, digerito, buttato in pasto al popolo ignorante, come fosse una cosa interessante. Quest'amore corrotto d
Sarebbe bello che Louis e Auguste Lumière potessero guardare con noi qualche film.. I fratelli che tanti tanti anni fa, era il 1894, brevettarono il primo "proiettore" e che, alcuni anni dopo, si convinsero che il cinema fosse un'invenzione "senza futuro". Torniamo alla nostra idea del cineforum, tutto nasce dalla speranza di riuscire a "vivere e guardare" insieme dei film in una prospettiva più critica e coinvolgente. Ciascuno potrà proporre dei titoli con l'unico impegno di presentarne agli altri i lati più curiosi e quelli che riterrà più importanti ad una comprensione a 360° della storia e dei contenuti. La discussione, che non sarà necessariamente nell'immediato, continuerà poi sul blog (ad ogni film corrisponderà un post), dove inseriremo tutti i nostri commenti, le nostre critiche, i nostri pareri e divergenze. Maggiore sarà la capacità di andare in profondità e di confronto/scontro, più interessante sarà il risultato. Non credo sarà pos
Hugh Jackman intrepreta Tomas Creo, un ricercatore in una clinica di studio del cancro al cervello. Su di lui pesa la responsabilità verso la moglie bellissima e malata per la quale Tomas combatte giorno e notte nel tentativo di trovare una cura. In continua lotta e relazione con la tematica della morte, la storia mescola realtà e fantasia facendo scontrare in maniera quasi speculare il racconto epico scrito dalla moglie, l'ego razionale dello scienziato e la dura realtà . In un contesto dove la trama principale per man mano d'importanza col prosecuio della storia, l'unico personaggio del protagonista si scinde pian piano in tre per affrontare le sue sfide e riunirsi in uno subito dopo. Il romatico conquistador, partorito dal libro della moglie, pronto a sacrificar tutto e tutti per salvare la sua amata; il zelante monaco che mortificando il corpo in favore dell'anima si dedica con pazienza certosina al suo lavoro e l'uomo che deve affrontare ogni giorno cose più gr
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