illusioni e democrazia

Devo confessarvi che in questo momento mi è difficile far uscire concetti o riflessioni ordinate. Mi permetto di considerare alcuni aspetti e di condividerli, partendo da una serie di domande:
- la nostra democrazia ci fa davvero liberi?
- vi sentite liberi? Di pensare, conoscere, riflettere, criticare, parlare, mettere in discussione...
- cos'è la democrazia secondo voi? Ed è davvero un punto di arrivo così vantaggioso per un popolo, tanto da "esportarlo" a suon di bombardamenti? O dovremmo considerarlo un punto di partenza..?
- le classi sociali esistono o le "libertà" sono davvero le stesse per tutti?
- la politica potrà mai incidere più dei capitali economici? E la filosofia, la logica, potrebbe aiutarci a cambiare qualcosa?
Ringrazio intuizioniovvie.it per la prima parte di un video, a mio avviso, davvero ben fatto e spero che riusciremo a condividerne alcuni spunti, al di fuori della religiosa condizione di "ipnosi" sociale, televisiva e mediatica in cui siamo coccolati e narcotizzati.
Buon lunedì a tutti..

Commenti

ale ha detto…
caro marco non riesco a vedere il video...ma ho afferrato l'indignazione delle tue parole. come potrai intuire, sono d'accordo con te; certo che questa occidentale non è una democrazia così libera come ci viene propinato dalla classe politica e dai media (tanto da giustificare l'esportazione di questo stupendo modello con i bombardamenti), ma c'è chi sta molto peggio. in arabia saudita le donne non possono guidare, per esempio. in africa, in molte nazioni, come in sud america, le forze dell'ordine sono così corrotte che nessuno si aspetta ordine e protezione dal governo, i curdi non hanno più un territorio, eccetera eccetera. anche noi abbiamo i nostri problemi:l'occidente ha il complesso di superiorità, ha inventato, dal lontano pensiero greco, il tempo lineare prioiettato nel futuro, che a differenza di molte culture del mondo ancorate alla ciclicità della natura, ci spinge all'evoluzione della cultura, dei mezzi tecnici, alla scoperta, leggi dominio, di nuovi mondi. e sicuramente le classi sociali esistono, se te lo scordi incontri qualcuno presto che te lo ricorda. anche da noi esistono, e sono tanti, gli emarginati, gli invisibili, quelli che non contano niente. ma, come mio solito, concludo insistendo sulla necessità urgente e fondamentale di trovare uno spazio pulito e di gioia dentro di noi, non FUORI. il fuori verrà poi, quando la maggior parte di noi saprà di possedere la pace interiore, e non si affannerà più a competere, dominare, e ad avere paura del diverso. parte tutto da noi stessi. i politici non fanno il loro dovere, ok. ma prendersela con loro a che giova? ci vorrebbe una rivoluzione culturale, piuttosto. la felicità non ci viene data, si trova dentro. se tutti la pensassimo così le guerre diverrebberero inutili, non credi?
marco ha detto…
Ale mi dispiace molto se non riesci a vedere il video, ti pregherei di riprovare e farmi sapere..
E' molto intenso quello che hai scritto e ci sono tanti aspetti, ne subordinerei alcuni al video, che sarebbe bello mettere più in luce e che mi dispiacerebbe se non riuscissi a vedere.
Per ora, alla rivoluzione culturale accosto la speranza che tutto questo, quello spazio pulito che indichi tu, inizi a ricostruirsi come un vero punto di partenza, da condividere, per costruire e non per competere..
ale ha detto…
ho provato ma non va... mi fa piacere che concordi col mio commento. a presto ale
Anonimo ha detto…
Cari Marco e Ale,
ho avuto modo di vedere il video e mi complimento, con te Marco, per la scelta poichè è davvero ben fatto. Condivido quanto da voi detto...In più vorrei aggiungere che, purtroppo, le persone veramente "pulite" sono poco interessate alla "politica", sono poco interessate a "gestire il potere"...Il dramma è che chi ci governa non vive "per la politica" ma vive "di politica"...anche non rimanendo legati al discorso di arricchirsi economicamente...chi fa politica, in sostanza, è attratto dal potere...Quanto persone io vedo, purtroppo, congolarsi del potere raggiunto...la filosofia di chi dice "Lei non sa chi sono io"....se li guardiamo dall'alto...ci dovrebbero fare un pò tenerezza..sembrano dei bambini...ecco perchè mi riallaccio e condivido in pieno ciò che dice Ale ...Cambiamo il mondo cominciando da poco e da vicino, vale a dire, da noi...Vi ringrazio per l'attenzione. Titti.
ale ha detto…
bene tiz, non resta che continuare così,coi nostri bei valori finchè, a poco a poco, arriveremo alla massa critica di persone sane e equilibrate, ben intenzionate, autoguidate e quindi libere da illusioni e condizionamenti, massa critica dicevo, che opererà davvero, dall'interno la rivoluzione culturale più bella dell'umanità. quella che lavora per (l'amore la pace la gioia) e non contro. bacione
Anonimo ha detto…
Sono, almeno in buona parte, d'accordo con tutti, spero però che questi fini (di amore, di gioia) non restino un po' astratti. Un cambiamento nasce da un ragionamento condiviso, e quello può iniziare in questi punti di incontro e magari, condividendo quello che dite, nel tentativo di non cadere in un conformismo scontato e che ci priva delle nostre libertà di scelta e di esistere, senza stereotipi. A presto.
ale ha detto…
cara francesca, sono contenta che condividi in massima parte i nostri pensieri. pure io credo che gli obiettivi e le belle speranze di gioia e amore non debbano rimanere astratti. infatti ribadisco che ognuno di noi, da dentro, deve cominciare la propria rivoluzione culturale, senza ASPETTARSELA dagli altri prima. solo quando si è interiormente sereni e distaccati dalla competizione dannosa si possono trovare altre persone con cui dividere obiettivi sociali o spirituali ambiziosi. conosci te stesso, diceva socrate, no? cioè: se siamo arrabbiati, frustrati, non "centrati", la rivoluzione non accadrà.

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