tre referendum

Il V2-DAY ritorna il prossimo 25 aprile, e ritorna nelle piazze a proporci tre referendum per l'abrogazione: dell'ordine dei giornalisti, del finanziamento pubblico ai giornali, della legge Gasparri.
Girare intorno a questi argomenti sarebbe troppo lungo e qui non c'è tempo ma l'informazione è la molla per il consenso, è il mezzo che pilota i ragionamenti, il giusto e lo sbagliato. Se l'informazione non è libera il ragionamento non è libero, le scelte stesse di ciascuno non possono esserlo..
Concludo con un invito, un invito ad esserci o almeno a pensarci un po' sopra, e una aforisma, forse il più conosciuto, di George Orwell:
"Chi controlla il passato, controlla il futuro: chi controlla il presente, controlla il passato".
Un giornalista che parla con la voce e i pensieri dei suoi "padroni-datori di lavoro" è solo un venduto, un mercenario, un creatore di consensi su commissione. Fortuna non ce ne siano di giornalisti così.. o no?
Buon lunedì.

Commenti

ale ha detto…
Premetto che Grillo a volte mi sembra uno che sfrutti la polemica a oltranza per i suoi fini personali di profitto...comunque le nefandezze che denuncia del "sistema Italia" sono da seguire con molta attenzione, se non altro per riflettere sulla situazione da basso impero che vige ora nel nostro paese. L'Italia ha un sistema di governo ed economico di tipo clientelare, come già accadeva nei secoli della latinità...solo che allora la rete di relazioni e di inevitabili favori da restituire (...) aveva una ragione d'essere, dato che la società era formata da pochi ceti liberi e molti schiavi, prigionieri di guerra. Ora invece, nel nostro mondo libero(...)le pastoie dei voti comprati, dei giudici comprati, dei giornalisti ammaestrati e via così continuando, ci blocca nelle sabbie mobili dell'assenza di talento. Talento di governare, capacità di fare il proprio dovere di cittadini onesti, meriti cristallini di dire e scrivere il vero sui giornali. La cosiddetta corruzione è presente ovunque ci sia l'esercizio del potere di pochi su moltissimi, e naturalmente lo scambio di favori è sempre esistito, ma è sotto gli occhi di tutti il fatto che da noi il decadimento dei costumi ha assunto proporzioni di vero allarme. Portare al governo uno che possiede televisioni, giornali, banche, assicurazioni, società con migliaia di dipendenti (tutto raggiunto in una sola vita, boh), che quindi ha cambiato la cultura di questo paese, spingendola verso la legittimazione del soldo facile e disonesto, è stato un errore di pigrizia di giudizio che ha penalizzato tutti gli italiani, anche quelli che non lo avevano votato. Ma anche senza demonizzare una sola persona, si può dire che la vecchia simpatica cialtroneria italiana ha ora raggiunto picchi di vero disgustoso nichilismo morale. Se le ambizioni delle ragazzine si concentrano nel sogno di diventare veline e quelle dei ragazzi di diventare ricchi (non importa come) siamo alla frutta. E non parlo da moralista, dato che credo cho ognuno possa fare quello che vuole; ma dove sono andati a finire il gusto dell'onestà, del lavoro ben fatto che è utile a qualcuno, dello sforzo dell'apprendimento, dell'obsoleto senso dell'onore, della dignità di sentirsi a posto con le proprie azioni, la capacità di non raccontarsi balle? ale
Anonimo ha detto…
You write very well.

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